La festa delle Fere al Del Duca è stata l’epilogo amaro del secondo tribolato campionato di cadetteria del Picchio della nuova gestione “Sogniamo insieme”. A dir la verità se non ci svegliavamo in quel di Bari, più che sogno si stava per perdersi in un incubo senza fine. Ma si sa, chi ama l’Ascoli, ama soffrire, quindi come dicono i La Rua, noi Ascolani “Non siamo positivi alla normalità!”

Inutile farraginare ancora su l’errore o meno di Ragni. Avrà forse ragione la pagina Facebook di Ascoli Operazione Nostalgia!? Stava forse aspettando il gattino e faceva micio micio mentre il furbo Falletti gli sfilava il pallone dalle mani? Mi dispiace per i Trapanesi, niente combine, le verità sono due: 1. l’arbitro poteva fischiare carica al portiere, 2. il ragazzo ha avuto una “défaillance” (termine tecnico francese per dire, papera incredibile).

Eppur quel secondo tempo era iniziato con uno spettacolo di emozioni, di quelle emozioni pure, naturali, desiderate e genuine, finalmente si stava godendo e festeggiando. Mille bandiere bianconere al vento, una furia di luci artificiali ad illuminare i sorrisi dei tifosi, un coro di battaglia, e il capo ultrà che aizzava la folla, quel leader dai fieri occhi d’argento.

“Le stelle brillano soltanto in notte oscura” era lo slogan della leggendaria flottiglia X° MAS. Quell’armata dai comandamenti ferrei e guerrieri, che gli ultras ascolani hanno ormai nel loro sangue. Quel sangue che scorre sugli spalti casalinghi e di tutta Italia, quel sangue che macchia lo sguardo dei tifosi avversari, che rimangono attoniti di fronte all’impeto di un popolo indomito.

Questo campionato ha sancito per l’ennesima volta, che il volo del Picchio continua ancora una volta quasi esclusivamente per l’amore della propria gente, guidata da ultras unici nel panorama mondiale, ultras che condividono sia i momenti di festa che i drammi di un popolo sempre soggetto a soffrire per cause di forza maggiore.

Per sognare insieme manca ancora qualche ingrediente, manca quella furia e quella raja da parte della società e dei calciatori che invece dilaga in curva. In Asculo Furor Omnis Erupit e allora che il prossimo anno sia ricco di quella furia senza risparmio. Non solo (noi tifosi) meritiamo di più, ma è giunta l’ora che pretendiamo di più. Aver paura di salvarsi ci rafforza, ma nel nostro DNA si celano sogni di gloria. L’acido desossiribonucleico contenuto nei nuclei di ogni cellula è un codice che decifrato produce tutto ciò che è alla base della parola vita. 

È ora di decifrare e codificare quello che c’è scritto nel DNA dell’Ascoli Calcio, è ora di tornare a Vincere! 

Ascoli sei un sogno, sei una realtà,

che non si può scordare e mai si tradirà.

Nel calcio sei la stella che sempre brillerà,

nel cuore la più bella squadra di serie A.

sul campo i giocatori e sulla curva noi, innalzeremo un coro.. gridate insieme a noi!!

Eh eh eeeeeh Ascooooli forza dai Ascoooooli, forza dai Ascooooli, forza dai Ascooooli."

Sezione: Copertina / Data: Mar 23 maggio 2017 alle 19:41
Autore: Massimo Virgili
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