La Serie B è ancora da riscrivere. Il Cesena è ad un passo dal fallimento: l’Agenzia delle Entrate ha bocciato l’ennesima proposta di rateizzazione del debito parte del club romagnolo. Entro la giornata di ieri il club avrebbe dovuto pagare gli stipendi ai tesserati fino al mese di maggio 2018. I compensi non verranno liquidati, mentre venerdì scadrà il termine per completare l’iscrizione con la consegna della documentazione e della fideiussione di 800mila euro. Ma per i bianconeri la discesa verso il baratro si fa sempre più ripida. Nelle ultime ore la situazione è andata a rotoli: prima la richiesta di fallimento da parte della Procura della Repubblica di Forlì, poi nella giornata di lunedì è arrivato anche il deferimento a carico del presidente Lugaresi da parte della Procura federale per plusvalenze fittizie. Quando arriveranno le carte ufficiali dell’Erario si dovrebbe aprire la strada verso il fallimento della società dopo 78 anni di storia, con le prime udienze in programma tra poco più di un mese. Alla finestra restano in tante: in caso di vacanza di organico la Figc indicherà le modalità per accedere al ripescaggio decretando una griglia in base ai criteri della classifica finale dell’ultimo campionato (valore 50%), tradizione sportiva della città (valore 25%), numero medio degli spettatori allo stadio dalla stagione 2012/13 alla stagione 2016/17 (valore 25%). Al momento ai primi posti ci sono Siena e Ternana.

Sezione: News / Data: Mer 27 giugno 2018 alle 17:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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