A ben vedere è un po’ quello che è successo la settimana scorsa al “Bentegodi”, nella tana dell’Hellas Verona, omologa al Lecce in quanto a struttura di organico, pubblico e ambizioni. L’Ascoli se l’è cavata alla grande, con un pareggio finale di 1-1 e tante recriminazioni per la mancata espulsione di Marrone su Rosseti (fallo da rosso, ma punito solo con il giallo), con l’attaccante costretto a uscire per il duro colpo alla caviglia dopo appena mezz’ora: diciamo la verità, quella gara avrebbe potuto raccontare un’altra storia. Comunque, senza stare a rimuginarci troppo su (perché è importante guardare avanti), in linea di massima l’obiettivo sarebbe quello di replicare la prestazione. E il risultato? Beh, può essere, ma mai accontentandosi a priori."Se firmerei per un pareggio? Assolutamente no – la risposta secca di Vivarini - io non firmo mai prima per un pareggio. Piuttosto bisogna giocarsi la partita con coraggio, aggressività e idee chiare sul da farsi. La prova di Verona ci ha fatto prendere coscienza del lavoro fatto e della forza che abbiamo, oggi il campo ci dirà quando la crescita di autostima e fiducia sarà stata produttiva».

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Sab 23 marzo 2019 alle 10:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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