CorrAdriatico - Stop ai ricorsi: la B resta a 19 squadre

La Serie B resta a 19 squadre. E così sarà fino alla fine del campionato. Si mette la parola fine su uno dei più grossi caos degli ultimi anni nel mondo del pallone: le ripescabili avevano in programma ieri mattina l’appuntamento con l’udienza al Consiglio di Stato, ma la Lega di Serie B annuncia il gong ancora prima della voce ufficiale dei giudici «Chiusa al Consiglio di Stato la parte cautelare sulla questione riguardante gli organici della Serie B. Sempre più confermata la composizione a 19 squadre fino al termine del campionato 2018/19. Stamane infatti i legali di Novara, Pro Vercelli, Ternana hanno dichiarato di non avere più interesse all’esecuzione delle ordinanze del Tar del Lazio; in sostanza rinunciando alle domande cautelari presentate a suo tempo», si legge in un comunicato ufficiale di via Rosellini. Non c’è così più spazio per il ripristino del format a 22 squadre: il campionato cadetto proseguirà lungo la strada tracciata lo scorso 13 agosto dalle delibere del commissario straordinario Figc dell’epoca Roberto Fabbricini. Per le ripescabili adesso all’orizzonte c’è una nuova data in programma fra quattro mesi: il 26 marzo ci sarà l’udienza nel merito da parte del Tar del Lazio. Si ripartirà dal decreto dello scorso 27 ottobre quando i giudici amministrativi emanarono una sospensiva, poi bloccata dal ricorso della Lega B al Consiglio di Stato. Ma si porterà avanti solo un discorso risarcitorio: Catania, Novara, Ternana, Siena, Pro Vercelli ed Entella hanno già fatto sapere di avere tutte le intenzioni del caso nel farsi valere e richiedere cospicui risarcimenti nei confronti della LegaB e della Figc a causa dei danni economici provocati. La formula a 19 è serrata, a breve sarà fissato un nuovo Consiglio federale da parte del numero uno Gabriele Gravina. Sul tavolo della prossima assemblea le modifiche ai format dei campionati e la fissazione entro il 31 dicembre delle regole per potersi iscrivere. «Dobbiamo dotarci di norme chiare per evitare zone d’ombra», ha fatto sapere il nuovo presidente.