Un pareggio senza gol ma con tre occasioni nitide e un bel po’ di conclusioni che avrebbero meritato migliore sorte, nonostante un terreno di gioco pessimo. Recrimina l’Ascoli che nonostante le assenze (5 infortunati e 2 squalificati) avrebbe meritato di più: Vivarini concede un’altra chance all’ottimo Casarini a centrocampo con Cavion, preziosissimo jolly, terzino sinistro e Valentini portato al centro della difesa. Dall’altra parte Braglia punta su Baclet (lacrime e applausi: saluti da libro cuore con tifosi e compagni di squadra per l’attaccante che da oggi sarà un calciatore della Reggina) viste le non perfette condizioni di Maniero (anche Garritano non è al meglio). Per i calabresi si tratta del terzo 0-0 di fila in casa, il portiere Perina è imbattuto da 387’.

LA CHIAVE Il Cosenza parte bene (girata di Baclet, Tutino debole, Bacci respinge su Mungo) ma dopo il primo quarto d’ora l’Ascoli prende le misure e tranne un tiraccio di Tutino, chiude il primo tempo con due punizioni in fotocopia: sulla prima miracolo di Perina sul colpo di testa di Cavion, sulla seconda Corsi salva sulla linea su Valentini. A inizio ripresa Bacci dice no a Baclet di testa, poi è un monologo marchigiano con Frattesi (alto di poco), Beretta e Rosseti che lambiscono il palo e una sospetta trattenuta in area di Legittimo sullo stesso Rosseti. Tutto su un manto erboso che era un gioiello e ora invece è distrutto. È stato rifatto prima dell’inizio della nuova stagione, con risultati disastrosi: una partita persa a tavolino (Verona), un’altra (Benevento) rinviata per impraticabilità, e quella di ieri giocata su un terreno che è un’offesa al calcio. Prima della gara, un bus di tifosi bianconeri è stato colpito da un sasso e da un fumogeno.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Lun 21 gennaio 2019 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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