“L'amore a prima vista spesso non è che una svista” - Roberto Gervaso
Dopo le prime sette partite, svista per svista, vediamo come si sono approcciate le 20 squadre all’inizio del campionato. Come disse Jack Sparrow: Non è la destinazione, ma il viaggio che conta.
Benevento. Lo stregone giallorosso si presenta come una delle squadre favorite alla promozione e non delude. La corazzata campana che in formazione ha gente del calibro di Coda, Letizia, Viola e Sau è guidata dallo spumeggiante Pippo Inzaghi. Capolista che non incanta ma non perde. Tanto basta per stare lassù. – MINIMO SFORZO MASSIMA RESA
Crotone. Gli squali calabresi sono tornati a far paura. Dagli abissi dello scorso campionato si presentano al vertice della classifica con i denti affilati in tutte le parti del campo. Stroppa conferma di esser un buon allenatore cosi come la squadra che ha in mano. Il colpo grosso è Maxi Lopez?! Per il momento Messia Junior è il vero gioiello. D’altra parte il nome non mente. – AFFAMATI
Empoli. Con i soldi incassati dalla vendita di Bennacer, Krunic e compagnia bella si presentano con un bel gruzzolo di soldi per far mercato. Fiori all’occhiello della nuova compagine sono Mancuso e il giovane Frattesi. Qualche inciampo qua e là ma la vittoria a Pisa al 95° è orgasmo puro. Bucchi può star tranquillo, la squadra è di altissimo livello – DESTINATI
Salernitana. L’Arechi presenta il nuovo look a tinte bianco e granata. Gli ippocampi sono alle stelle. In trasferta vincono sempre. Non sarà un’avVentura!? Di certo lo zampino dell’ex ct della nazionale c’è. Tutti si aspettano i lampi di Cerci, che fa più panchina che campo; in ogni caso il vero pupillo è Kiyine. Se smorza i lati oscuri del suo carattere può fare la differenza – AVVENTURA O SOLTANTO PRIMAVERA?
Perugia. Willy Wonka Oddo produce cioccolatini di ottima fattura. I più prelibati sono i goal di Re Pietro Iemmello. Squadra candidata a fare un campionato di vertice, ha subito una sbandata solo a Empoli; per il resto solo risultati positivi. Per ora campionato al bacio. – NERO FONDENTE
Ascoli Calcio. Il Picchio delle prime 5 partite è un Picchio Rapace per dirla alla Costantino Rozzi. Poi a differenza di ciò che succede nelle favole, il Picchio si rompe il becco ma non Leali. I giovani talenti Da Cruz e Ninkovic sono talenti indiscussi, ma quando Ardemagni non c’è, spesso giocano da circensi solitari in un circo che poi finisce per fischiarli. A mister Zanetti il compito di mantenere alti lo spettacolo, l’entusiasmo e soprattutto la coccia. Come disse Boskov “Ascolano o con piedi sotto terra, o con piedi sopra cielo, mai ascolano con piedi sulla terra”. Per ora si rimane sopra cielo, con vista terra. – IN VOLO
Cittadella. Pronti via e doppia débâcle. Eppur dopo sette partite sono di nuovo lassù. Venturato la sa sempre giusta. Da animo e forma alla squadra dopo un avvio disastroso che auspicava al peggio. Non c’è più Kouamè, non importa! C’è Diaw. Stesso colore, stesso fiuto del gol. – RIALZATI
Pordenone. Si presentano vergini in serie B. All’esordio in poco tempo raggiungono l’orgasmo e infilano tre pappine ai blasonati ciociari. I ramarri nero verdi con Ciurria, Pobega e Chiaretti saltano tra i seggiolini colorati della Dacia Arena e si arrampicano temerari in classifica. Una bella sorpresa targata Tesser. – RIVELAZIONE
Entella. Fatti fuori ingiustamente dallo scorso campionato, si presentano ringalluzziti dopo un anno di purgatorio. Dopo le prime partite sono addirittura davanti a tutti guidati dal bravo Boscaglia, poi la strada si fa più dura. Bella squadra, ben coordinata e organizzata. Sfiora il colpaccio a Benevento. – ENERGICI
Chievo. Ma non chiavo. Ci si aspettava di più da una squadra retrocessa dalla A. Alterna buone partite a partite spente, nonostante l’attacco atomico che possiede con Meggiorini, Pucciarelli, Giaccherini e Djordjevic. È chiaro che l’entusiasmo dei senatori sarà la cartina tornasole del campionato che farà la squadra. – NEBULOSI
Pescara. Inizio campionato scettico. I delfini sembrano andare incontro a un campionato simile a quello che porta alla mattanza dei tonni, ma all’improvviso si riscoprono delfini curiosi al Del Duca di Ascoli Piceno. Incredibile! Si torna sulla giostra. Zauri lancia il seggiolino, vediamo se i giocatori prendono il fiocco. Galano è il favorito, in attesa di Tumminiello. – SO’ RAGAZZI
Cremonese. Una delle favorite indiscusse. Ma il campo non è dello stesso parere. I grigiorossi faticano e sbandano in più occasioni. Sembrano prendere la giusta via nell’incontro con l’Ascoli, ma poi cadono di nuovo. Le squadre che stanno sopra corrono e non aspettano, chissà che ne pensano Ceravolo, Soddimo e Ciofani. Sopravvalutati o ingolfati? – ARDUA SENTENZA
Pisa. I toscani si presentano in questo inizio campionato alla grande. Molto meglio di come li avevamo lasciati. L’Arena Garibaldi si è rifatto il look nel frattempo, e la tifoseria ha sempre il solito grande calore. Perdono incredibilmente all’ultimo respiro il derby. Ma la squadra c’è, ben allenata e organizzata. Pochi nomi blasonati ma con un Marconi in veste gladiatore. La torre è dritta! – CAZZUTI
Venezia. I lagunari vengono ripescati dopo la solita estate all’italiana. Si giocano bene il jolly e mostrano una squadra più matura e convinta rispetto a quella dello scorso anno. Non fanno partite di spicco ma quanto basta per salvarsi. – MIGLIORATI
Frosinone. Pellegatti ai tempi del Milan lo chiamava “Tempesta perfetta Nesta”. In Ciociarìa lo hanno preso in parola e l’inizio campionato è stato a dir poco burrascoso. Come affermato recentemente dallo stesso mister la squadra risente del contraccolpo della retrocessione con alcuni giocatori che hanno avuto un calo di morale e motivazione. Tuttavia, la partita di Salerno giocata quasi per intero con un uomo in meno, ma con un modulo più appropriato, ha mostrato non solo una squadra in salute, ma una squadra autoritaria, degna di posizioni migliori. Ma per adesso… - CIANOTICI
Cosenza. Prima delle ultime cinque squadre a 4 punti. I lupi cosentini hanno perso il dente più affilato (Tutino) e sono ancora a caccia della prima vittoria. L’espero Braglia deve trovare ancora il bandolo della matassa e anche un po' di fortuna. Il clima in Calabria resta caldo e l’entusiasmo della piazza è ancora alto. – FAMELICI MA NON INCISIVI
Spezia. Le aquile nere quest’anno devono fare a meno dello straripante e illegale Okereke. Il cambio di allenatore non funziona e la squadra spesso gioca a Mora cinese. Alla goliardia e spavalderia della società non fanno seguito quella della curva, che si riduce ad ogni sconfitta. – IN CADUTA
Livorno. Senza Diamanti la squadra non brilla più come lo scorso girone di ritorno. I punti in cassa sono pochi e la classifica è rossa. Ma forse ai compagni livornesi ciò piace. Il compito di Breda quest’anno è ancora più tosto. Spinelli ha provato a dargli una mano negli ultimi giorni di mercato con importanti acquisti. – DA SPRONARE
Trapani. Dopo un’estate alternata da gioia e paura, si presentano con 4 sconfitte consecutive. I siculi hanno qualche giocatore valido per la categoria (Pettinari, Moscati, Corapi) ma l’aria che si respira è quella che si andrà incontro ad un campionato di assoluta difficoltà. Aggiungere altre sconfitte sarebbe disarmante soprattutto dopo il passo falso casalingo con la Juve Stabia. – TONNO IN SCATOLA
Juve Stabia. Le vespe campane hanno l’alveare in subbuglio. Tuttavia a produrre miele sono le squadre avversarie. Buonissimo quello Piceno, al gusto di manita. Ma a Castellammare son duri a morire e strappano 3 punti vitali in quel di Trapani. Fuoco di paglia o inizio scalata. La squadra propone giocatori esperti come Calvano e Tonucci e il bestione Cisse in attacco. Su di loro e il buon Caserta in panchina si costruirà la strada per la salvezza. Per ora più mosche che api, ma la speranza c’è. – IN METAMORFOSI
In questi giorni in cui la politica internazionale si infiltra negli stadi, si auspica un po' di sana ironia calcistica. Questo sport è uno spettacolo, un luogo dove amici e famiglie si incontrano per vivere delle belle giornate. Si all’identità dei popoli, no alla guerra.
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