Che sia stato un avvio disastroso di campionato è sotto gli occhi di tutti. L'Ascoli visto a Verona è un lontanissimo parente di quello sceso in campo a Cosenza. Un Picchio in balia dell'avversario e nervosismo con tre espulsioni nel primo tempo (record assoluto) che hanno condizionato la partita. L'Ascoli ha sofferto subito la veemenza del Cosenza e dopo la prima espulsione con annesso rigore, la squadra si è sciolta tra una condizione fisica precaria generale, nervosismo e qualche prestazione deludente da parte di alcuni giocatori che sono sul piede di partenza.

Dopo un pre campionato vissuto in panchina o in tribuna, William Viali decide di affidarsi a Nicola Falasco, giocatore che è tra quelli in partenza. Una scelta che poteva dare indicazioni importanti sul futuro del giocatore, ma lo stesso Falasco ha dato il via alla debacle bianconera. Doppia ammonizione ingenua che è sintomo di una condizione psicofisica non deficitaria ma quasi nulla. Nervosismo che è dilagato per tutta la partita arrivando al culmine con le espulsioni di Buchel e Forte.

L'Ascoli ha deluso tantissimo e Pulcinelli si è assunto la completa responsabilità ma è evidente che il patron bianconero debba farsi sentire all'interno della squadra. Chi vuole restare resti e dia il cento per cento, altrimenti meglio che lasci il Picchio. Serve fare chiarezza all'interno di una squadra che comunque ha reso evidente anche una condizione fisica approssimativa. 

Passano in secondo piano anche le scelte di Viali e l'assetto tattico. Giudicare una partita finita in 8 è davvero complicato. Ma errori come quelli commessi dalla squadra, scelte scellerate, comportamenti inqualificabili sono le prime cose che allenatore e proprietà devono sistemare, in attesa che il mercato porti giocatori pronti a sputare sangue per il Picchio.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 20 agosto 2023 alle 11:14
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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