Non c'è due senza tre. L'Ascoli ottiene il terzo successo consecutivo e per la prima volta, dopo mesi di amarezze, esce dalla palude della zona retrocessione. Rovina il 58esimo compleanno di mister Marino al quale la torta va di traverso a causa soprattutto degl errori dei suoi. Un successo frutto anche di sagacia tattica per come l'Ascoli ha saputo affrontare i forti avversari che avevano totalizzato ben 24 punti nelle ultime dodici gare. Una vittoria quindi che ha un solo titolo: Dionigi. Tre punti d'oro che danno morale e permettono al Picchio di fare un bel salto in classifica. Un successo ancor più importante perchè, purtroppo, da qui alla fine del torneo, l'Ascoli dovrà affrontare tutte squadre impegnate nella zona playoff. Ma se gli avversari (teoricamente) sono superiori per punti dovranno vedersela contro un gruppo duro come il travertino che ha ritrovato nel suo allenatore un punto di riferimento motivazionale. 
La mossa tattica
La mossa tattica di mister Dionigi che sorprende Marino è l'avanzamento sulla trequarti di Eramo al posto di Morosini relegato in panchina e la gabbia su Ricci, il playmaker toscano. L'Empoli, infarcito di ex bianconeri, ha un tasso tecnico superiore rispetto alla Salernitana ma ha un possesso palla sterile. I bianconeri sono attenti a chiudere tutti i pertugi e a verticalizzare improvvisamente per Scamacca e per gli inserimenti proprio di Eramo. 
La fiammata
La fiammata che accende la gara avviene dopo venti minuti. Sernicola ingrana la quinta marcia sulla fascia sinistra, serve al centro dove Eramo al volo, senza fare rimbalzare la palla, trafigge Brignoli siglando la sua prima rete in bianconero con tanto di dedica. I capovolgimenti di fronte sono costanti e proprio su uno di questi l'Empoli sfiora il pareggio. Su calcio di punizione, la barriera bianconera si apre come un sipario e Leali è bravo a respingere e poi ancora da due passi salvando il risultato.
Il cambio di modulo
Nella ripresa non muta il canovaccio della gara con l'Empoli a riversarsi rabbiosamente nella metacampo avversaria, con i padroni di casa a rintuzzare gli assalti toscani e a imbrigliare in ogni zona del campo il playmaker Ricci. Ma a metà della ripresa i bianconeri vanno in riserva di energie e mister Dionigi è costretto a rivoluzionare la squadra. Fuori Eramo, Scamacca e Padoin e dentro Trotta, Petrucci e Pucino con passaggio dal 3-4-1-2 al 3-5-2 che in alcuni frangenti diventa una difesa a cinque. Pure Marino spariglia le carte inserendo Moreo che al Del Duca aveva già segnato l'anno scorso. Alla mezzora Valentini scivola e Mancuso davanti a Leali gli calcia addosso da due passi. È l'ultimo brivido. Poi sei minuti di apnea prima del triplice fischio liberatorio.

Sezione: News / Data: Mar 14 luglio 2020 alle 10:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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