Harakiri Pescara, gioia pura per l’Ascoli e i suoi 1.500 tifosi al seguito. Pienamente rispettatala la consuetudine dei derby dove il pronostico viene ribaltato. Per i marchigiani il viaggio della speranza è stato molto fruttuoso, essendo riusciti ad espugnare un Adriatico basito. Molto, ovviamente, ha influito l’aver giocato una settantina di minuti in superiorità numerica, anche se la squadra di Cosmi al momento del "fattaccio" era già in vantaggio. L’Ascoli ora è padrone del suo destino perché battendo il Brescia otterrebbe la salvezza diretta. Sarà partita vera visto che anche le “rondinelle” rischiano. Intanto c’è da registrare questa vittoria fondamentale, costruita grazie a qualche episodio, ma poi legittimata nel finale con un palo e una traversa di Baldini (rispettivamente al 31’ e 41’ st), oltre agli straordinari di Fiorillo su Clemenza e Buzzegoli. Il Pescara la partita l’ha persa a centrocampo, perché da lì è partita la pennellata di Clemenza per la testa di Bianchi, con il gol del vantaggio, e sempre lì, poco dopo, è arrivato l’ingiustificabile fallo da rosso diretto di Coda che ha inguaiato il Pescara, ora a serio rischio play out se non dovesse fare risultato a Venezia. Per gli adriatici da registrare una traversa di Machin a inizio ripresa: poco, troppo poco.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 13 maggio 2018 alle 09:00
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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