Ascoli, cosa hai fatto? A otto punti dalla zona salvezza solo due mesi fa, la truppa di Serse Cosmi compie il miracolo centrando la permanenza nella cadetteria, alla quale forse nemmeno Sant’Emidio, il patrono delle cento torri, avrebbe creduto. Una salvezza ottenuta nella coda avvelenata del campionato, la lotteria dei playout. Per i bianconeri non era facile affrontarli dopo avere fallito il match ball della salvezza diretta solamente due settimane fa pareggiando 0-0 con ilBrescia. Unasfidaultranervosa La doppia sfida con la Virtus Entella, conclusasi con uno 0-0in entrambe le garedi spareggio, è stata vissuta sul filo della crisi di nervi. I bianconeri erano consapevoli che un passo falso avrebbe pregiudicato la salvezza proprio a un passo dal traguardo. La sfida con l’Entella è stata un vero e proprio alternarsi di emozioni forti, ma salvo un paio di occasioni, frutto più di qualche disattenzione che di una reale consistenza degli avversari, Agazzi e compagni alla resa dei conti non hanno sofferto più di tanto. Così è stato monetizzato il vantaggio della miglior classifica nei confronti dei liguri al termine del campionato. Una dolce condanna peri diecimilatifosi sugli spalti, molti dei quali hanno vissuto gli ultimi minuti con le spalle rivolte al terreno di gioco temendo un’atroce beffafinale(eal94’Aramuha sfiorato il gol della vittoria e salvezzaperiliguri). L’Ascoli che ha ottenuto una miracolosa salvezza non passerà alla storia per aver espresso un grande calcio, ma per la grinta e la determinazione che Cosmi è riuscito a trasmettere. Era una squadra sfiduciata, contestata e quasi rassegnata alla retrocessione già alla fine del girone di andata. Un’impresa eccezionale che entra nell’epopea bianconera dopo quella delle salvezze centrate da Castori e Silva, frutto però di una raffica di penalizzazioni che di handicap tecnici. Onore a Cosmi che ha un altro anno di contratto ma che potrebbe ascoltare altre sirene e onore anche al presidente Bellini che, seppure contestato a fine gara come tutti i vertici societari, ha compreso prima che fosse troppo tardi la necessità di dover mettere mano al portafoglio per rimediare a un mercato disastroso. Per il resto la garacon l’Entella ha ripetuto i leit motiv delle ultime partite: Ascoli sprecone in fase offensiva ma anche molto solido dietro: quella di ieri è stata la quarta gara chiusa senza una rete subita. L’urlo finale liberatorio e l’invasionedi campodei tifosi bianconeri entrerà nella storia del Picchio. I tifosi del Picchio si godono questo momento di gioco ma gli addii potrebberoesseretanti.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Ven 01 giugno 2018 alle 13:07 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
vedi letture
Print