TRE COSE SU SAMPDORIA-ASCOLI 2-1

DURIS, PRIMA GIOIA IN BIANCONERO - Senza Pedro Mendes, Fabrizio Castori ha dovuto ridisegnare l'attacco bianconero contro la Sampdoria. Confermato Pablo Rodriguez, che non va a segno da settembre, al suo fianco il tecnico bianconero ha deciso di schierare Duris, anche per via dell'assenza forzata di Streng colpito da un virus. L'attaccante bianconero si è mosso bene in campo e ha trovato il suo primo gol con la maglia dell'Ascoli, la rete che ha sbloccato il match. Successivamente gli è capitata una grande occasione che però non ha sfruttato a dovere. Resta però il primo timbro di Duris con il Picchio. 

ERRORI FATALI - L'Ascoli ha giocato una partita perfetta, come doveva giocarla contro un avversario quotato e di livello che però paga una posizione in classifica che probabilmente non gli appartiene e che, tra le mura amiche, non vinceva da mesi. Tutto bene fino ai momenti chiave che hanno condizionato il match: prima l'infortunio di Bellusci, il migliore in campo, poi i due errori commessi da Quaranta che hanno deciso la partita. Non bisogna prendersela con il singolo giocatore, ma di certo i suoi errori hanno pesato eccome sul risultato finale.

SQUADRA VIVA - Il primo tempo giocato dall'Ascoli è stato di altissimo livello. Possiamo dire che, in mezzo al mare blucerchiato, i colori bianconeri hanno dominato in lungo e largo. L'Ascoli poteva chiuderla segnando il secondo gol, ci era riuscito ma poi è intervenuto il Var. Le occasioni sono mancate, segno che la squadra ha carattere ed è più viva che mai. Nella ripresa il Picchio ha sofferto di più, come era prevedibile. Ma non ha mai dato l'idea di disunirsi, il crollo è avvenuto per degli errori evitabili. Ma resta una prestazione di carattere, qualità e determinazione, aspetti dai quali l'Ascoli deve ripartire.